Rape del Salento — Cime di rapa pugliesi (Brassica rapa)
🥬 Simbolo della cucina salentina e pugliese, le cime di rapa sono una verdura rustica e genuina, coltivata per le sue parti verdi e i teneri germogli. Ricche di vitamine e sapore, incarnano l’essenza della tradizione contadina locale.
📌 Che cosa sono (botanica e varietà)
La “rapa” cui si fa comunemente riferimento in Puglia e nel Salento è principalmente la cima di rapa (Brassica rapa), localmente detta rapa o rapacaula 🌿.
Si coltiva non per la radice, ma per le cime, i germogli e le foglie. È strettamente imparentata con i friarielli campani, ma nel Salento si distingue per gli ecotipi locali e il gusto più intenso.
🌾 Clima e terreno ideali
Predilige climi miti con temperature ideali tra 10 e 20 °C 🌤️.
Tollera i freddi moderati e gli inverni temperati tipici del Salento.
Il terreno ideale è ben drenato, con buona sostanza organica ma non troppo fertile. Evitare ristagni idrici per prevenire marciumi radicali.
📆 Calendario colturale per il Salento
Semina: nel Salento è scalare e può iniziare da luglio fino a ottobre, per raccolti autunno-invernali 🌱.
Si semina spesso a spaglio o si preparano piantine in semenzaio da trapiantare (“chiantime”).
Raccolta: da settembre/ottobre fino all’inverno inoltrato. In annate miti può proseguire anche oltre.
🌿 Tecnica di coltivazione (sintesi pratica)
- 🌱 Semina o trapianto: diretta a spaglio o in file (30 cm tra le file, 20–30 cm tra le piante).
- 💧 Irrigazione: moderata; evitare stress idrico ma anche eccessi.
- 🌾 Concimazione: compost o letame maturo; limitare gli azotati per evitare parassiti.
- ☀️ Esposizione: pieno sole o mezz’ombra leggera; preferibilmente soleggiata in autunno-inverno.
🐛 Principali avversità e difesa
Insetti: cavolaia, afidi e altiche sono i più comuni parassiti. In agricoltura biologica si utilizzano reti protettive, rotazioni e trattamenti naturali (olio di neem, azadiractina).
Malattie: oidio, peronospora e marciumi radicali in caso di eccesso idrico. Evitare ristagni e garantire buona aerazione.
🧺 Raccolta, conservazione e resa
- ✂️ Si raccolgono le cime principali e i getti laterali quando sono teneri e prima della fioritura.
- ❄️ Conservazione breve in frigorifero (2–3 giorni) o sbollentatura e congelamento per mantenere colore e sapore.
- 📦 Resa variabile in base alla varietà e alla densità di semina.
🍽️ Uso gastronomico e tradizione salentina
Le cime di rapa sono protagoniste della cucina pugliese 🍝.
Piatti simbolo:
- 🍃 Orecchiette con le cime di rapa — il piatto più rappresentativo della Puglia.
- 🥣 Pancotto salentino — zuppe rustiche con pane raffermo e rape.
- 🍳 Contorni saltati con olio, aglio e peperoncino per un gusto deciso e genuino.
Questa verdura è da sempre parte della dieta dei pastori e dei braccianti, simbolo della semplicità contadina.
💪 Valori nutrizionali e benefici
Le cime di rapa sono ricche di vitamine A, C e del gruppo B, oltre a sali minerali (ferro, calcio, potassio) e fibre utili alla digestione.
A basso contenuto calorico, contengono antiossidanti tipici delle brassicacee, con effetto detossinante e rinvigorente per l’organismo.
- 🥬 Vitamina A — alta
- 🍊 Vitamina C — alta
- 💧 Fibre — elevate
- ⚖️ Calorie — molto basse
🌱 Varietà e sementi consigliate
In Salento sono presenti ecotipi locali noti come rapacaula.
Tra le varietà commerciali, si distinguono le selezioni “Speciale Salento”, adatte per resa, adattamento e sapore.
📍 Origine e tradizione
📍 Salento (Puglia) — La coltivazione delle rape è parte della cultura agricola e gastronomica del territorio, tramandata di generazione in generazione 🌾.
- 👩🌾 Raccolte manualmente nei campi familiari o orti contadini.
- 🍽️ Presenti in feste popolari e piatti tradizionali invernali.




