Lo Zangone — Verdura selvatica del Salento (Puglia)
🌿 Erba spontanea salentina dal gusto amarognolo e ricco di nutrienti: tradizionalmente raccolta nei campi e nei bordi strada, simbolo della cucina povera e autentica del territorio.
📌 Identificazione e nomi
Conosciuto localmente come zangone, zanguni o sonco, lo Zangone è identificato principalmente con il Grespino comune (Sonchus oleraceus, famiglia Asteraceae).
🌱 In ambito popolare viene spesso chiamato anche cicerbita, sebbene nei testi botanici questo nome si riferisca ad altre specie come la Cicerbita alpina (“radicchio dell’orso”).
Nel linguaggio tradizionale salentino, tuttavia, “cicerbita” e “grespino” indicano la stessa pianta comunemente raccolta e cucinata: Lo Zangone.
🌾 Aspetto e habitat
È una pianta erbacea annuale o poliennale, con rosetta basale di foglie ampie nelle fasi giovani e portamento eretto durante la fioritura 🌼.
I fiori sono gialli a capolino, simili al tarassaco; le foglie possono essere lisce o leggermente pelose e spesso lobate.
Cresce spontaneamente nei campi, ai margini delle strade e negli orti abbandonati del Salento, adattandosi bene a suoli aridi o colturali.
Si raccoglie preferibilmente prima della fioritura, quando le foglie sono più tenere e saporite.
📆 Periodo di raccolta
Lo Zangone si raccoglie a partire da ottobre 🍂 e per tutto l’inverno e la primavera, fino ad aprile o maggio.
Dopo la fioritura la pianta tende a diventare più fibrosa e amara, perdendo parte della sua delicatezza.
🍽️ Sapore e uso alimentare
Ha un sapore amarognolo simile alla cicoria selvatica 🌿.
Le foglie crude risultano dure e intense, ma dopo una breve sbollentatura diventano tenere e più digeribili.
È protagonista della manescia salentina (misto di erbe selvatiche lessate) o viene servito saltato in padella con aglio, olio e peperoncino 🧄🌶️.
💪 Valori nutrizionali e benefici
Come molte verdure spontanee, lo Zangone è ricco di vitamine A e C, antiossidanti e sali minerali.
Nella tradizione popolare è considerato depurativo, digestivo e antinfiammatorio 🌿.
Le sue proprietà possono variare in base al terreno e al periodo di raccolta; per dati nutrizionali precisi è consigliato consultare tabelle ufficiali.
🧺 Raccolta e preparazione
- 🌱 Raccogli solo piante giovani e tenere, lontano da zone inquinate o trattate con pesticidi.
- 💧 Lava accuratamente ed elimina le foglie rovinate o legnose.
- 🔥 Sbollenta per 2–5 minuti in acqua salata per ridurre l’amaro, poi raffredda in acqua fredda per conservarne il colore.
- 🍳 Salta in padella con olio, aglio e peperoncino o uniscilo ad altre erbe selvatiche nella classica “manescia”.
⚠️ Possibili rischi e precauzioni
- 🔍 Assicurati di riconoscerla correttamente: alcune Asteraceae spontanee possono essere simili ma non commestibili.
- 🥬 La sbollentatura aiuta a ridurre eventuali composti amari o ossalati.
- 🚫 Evita sempre aree contaminate, bordi di strade trafficate o campi trattati chimicamente.
📍 Origine e tradizione
📍 Salento (Puglia) — parte integrante della cultura gastronomica contadina, lo Zangone rappresenta la sapienza antica del raccogliere e trasformare ciò che la terra offre spontaneamente.
- 🍃 Raccolto manualmente durante le passeggiate nei campi o dopo la pioggia.
- 🤲 Consumato fresco o cucinato in famiglia secondo le ricette popolari tramandate da generazioni.



